Nel 1840 Clementi Santi fondò la Tenuta Il Greppo ed iniziò a coltivare il Sangiovese Grosso, ribattezzato Brunello. Ben presto si rese conto che questo tipo di uva era ottima per produrre vini invecchiati e addirittura di migliorare col tempo.

Nel 1869 presentò il suo Brunello annata 1865 alla fiera di Montepulciano e fu una vera innovazione esporre un vino di ben quattro anni.

 

 

Le vendemmie di fine ottocento decretarono la qualità di questo vino, conosciuto per lo più da intenditori. Dopo la seconda guerra mondiale in molti abbandonarono la campagna cercando fortuna in città ed il Brunello divenne un vino raro e costoso perdendo la sua popolarità.

Il 28 marzo del 1966, con un Decreto del Presidente della Repubblica Giuseppe Saragat, al Brunello venne riconosciuta la Doc, tra le prime in Italia. 25 lungimiranti produttori riconobbero le grandi potenzialità del Brunello e crearono un ente che tutelasse la produzione enoica del territorio, fondando il Consorzio del Vino Brunello di Montalcino. Firmarono l’atto costitutivo nel 28 aprile 1967.

Da allora il Brunello cominciò la sua ascesa al successo, sempre presente nelle recensioni dei più importanti giornalisti al mondo. Il Brunello è stato protagonista delle tavole di grandi protagonisti come la Regina Elisabetta e il papa Giovanni Paolo II. Nel 1980 è stato il primo vino a diventare Docg, con la firma dell’allora Presidente Pertini.

Il Brunello di Montalcino è prodotto nel Comune di Montalcino, solo da uve Sangiovese Grosso coltivate in questa area, delimitata dai fiumi Asso, Ombrone e Orcia.

La collina di Montalcino ha numerose formazioni rocciose in ere geologiche diverse. Spaziano tra arenario, alberese, galestro e anche calcare. Il clima è Mediterraneo, la costante presenza del vento favorisce le condizioni climatiche.

Il Brunello di Montalcino è limpido, di colore rosso rubino tendente al granato per via dell’invecchiamento. Ha un profumo intenso, al palato è robusto ed armonioso, leggermente tannico. Si abbina facilmente con piatti strutturati, come la selvaggina, i tartufi, i formaggi stagionati e le carni rosse.

Il periodo di affinamento deve essere almeno di due anni in rovere e di almeno quattro mesi in bottiglia per affinarsi prima della vendita, che può avvenire a partire dal primo gennaio del quinto anno.

Deve essere servito ad una temperatura di 18-20°C.

La nostra azienda ha optato per un invecchiamento di tre anni in legno, scegliendo di utilizzare sia il rovere di Slavonia che il rovere Francese. Normalmente il Brunello viene imbottigliato almeno 7 mesi prima della vendita per ottenere un prodotto più longevo.

 

Ci troviamo nella zona sud-ovest di Montalcino, sul versante Maremmano che vanta di un ottimo microclima grazie alle correnti marine. Il terreno è principalmente formato da galestro, una pietra friabile che si sbriciola con l’esposizione alle escursioni termiche e agli agenti atmosferici, rilasciando nel terreno elementi minerali preziosi per la tipicità dei vini.

Il nonno di Tiziano, l’attuale proprietario, ha cominciato a lavorare i terreni di Mocali nel 1956 ed è stato uno dei Fondatori del Consorzio del Brunello.

Lascia un commento